Anche quest’anno si è da poco conclusa l’edizione della Festa degli Angeli, la nona per l’esattezza, vissuta qui a santa Maria degli Angeli da venerdì 20 fino a domenica 22. Una festa che, come sempre, ci vuole aiutare a pregare gli angeli e nello stesso tempo a ricordare tutti i “figli in cielo”, a sostenerci a vicenda guardando il passato con fede e vivendo il presente con speranza per costruire un futuro migliore.
Venerdì 20, alle ore 21.00, nel refettorietto del convento della Porziuncola, fr. Cornelio Pallares ha presentato la vita di san Domenico Savio, il santo che ha accompagnato e “protetto” la festa di quest’anno e di cui abbiamo avuto la grazia di accogliere una reliquia nella nostra Basilica. Un giovane che, nei pochi anni della sua vita su questa terra, è riuscito a donarsi pienamente, a non trattenere nulla per sé, ma a donare i talenti ricevuti da Dio.
Sabato 21, la piazza della Basilica ha iniziato a colorarsi grazie alle bandierine stese lungo il perimetro e al palco allestito con il tema della festa, una giornata stupenda di sole ha accompagnato i vari preparativi prima della festa della domenica e il momento culminante della giornata è stato la processione aux flambeaux della sera. Più di un migliaio di pellegrini si sono raccolti in basilica per pregare insieme ed affidare a Maria, madre di Dio, le loro intenzioni e i loro figli. Alla fine, tutti insieme sulla piazza, davanti al palco, la serata si è conclusa con lo spettacolo pirotecnico delle fontane di luce.
Una leggera e altalenante pioggia ha invece aperto la giornata di domenica 22, le nuvole andavano e venivano lasciando intravvedere di tanto in tato un timido sole. Il tempo inclemente non ha impedito però lo svolgimento della Festa che è ripartita con tenacia sistemando gli stand del “pane degli angeli”, delle preghiere e delle magliette sotto il pronao della Basilica, la gente ha così potuto in ogni caso aiutare il desiderio della Festa di fare del bene ad altri.
Alle ore 11.00 la consueta processione con i bambini vestiti da angioletti è entrata in chiesa e si è diretta con gioia all’altare maggiore dove, alle ore 11.30 è iniziata la messa presieduta da fr. Giuseppe Renda, custode del convento della Porziuncola, accanto a lui, tra gli altri, il parroco di Mondragone, con cui, da alcuni anni, esiste una bella relazione di amicizia e dove la festa ha iniziato un gemellaggio. Attorno alla Porziuncola il popolo della Festa e i tanti pellegrini hanno potuto sentire l’abbraccio caldo e fraterno di san Francesco che li ha riportati al cuore di questo evento e ci ha fatto “guardare in alto”, ai nostri figli in cielo, non solo per ricordare il dolore, ma per chiederne l’intercessione presso Dio.
Verso le ore 13.00, nei giardini antistanti la Basilica, si è consumato il pranzo al sacco infastidito dalla solita leggera pioggia. Anche se molte famiglie sono state scoraggiate dal tempo infausto, le attività sono in ogni caso proseguite. I priori di sant’Antonio hanno regalato un piatto a sorpresa, l’ufficio missionario dei fari minori dell’Umbria ha aiutato, nel suo stand, i bimbi a creare simpatici strumenti musicali partendo da materiale di fortuna. Gli amici di Mister Sorriso di Taranto, con un gruppo di amici di Colleferro dell’associazione Batticuore, hanno attraversato la piazza portando un po’ di allegria con i loro giochi e i loro “nasi rossi”.
I piccoli sbandieratori di Assisi hanno, verso le ore 14.30, iniziato il momento di festa vero e proprio, animato quest’anno, oltre che dai frati e dalle suore, dagli animatori adolescenti dell’Unità pastorale di Santa Maria degli Angeli. I ragazzi hanno portato in scena “Peter Pan” e i suoi ragazzi sperduti che venivano accolti da “fra Tuc” alla festa degli angeli dove veniva mostrato loro la bellezza dei talenti regalati da Dio alla gente. Le suore, i frati, alcuni ragazzi dell’Istituto Serafico di Assisi, i genitori dei bimbi della festa, sono stati alcuni dei gruppi che hanno mostrato i loro doni a Peter Pan e a tutta la gente. Anche “capitan uncino”, alla ricerca dei bimbi sperduti, ha fatto la sua apparizione cercando di mettere i bastoni tra le ruote alla festa, ma non riuscendoci!
“Mani libere per donare” il tema di quest’anno, legato al Vangelo della XXV domenica del Tempo Ordinario (Luca 16,1-13) dove il Signore Gesù ci dice: “Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta”, ma dove “disonesta” non vuol dire “illecita”, ma “non nostra”, cioè che viene da Dio. Così fr. Mirko, parroco uscente di santa Maria, ha concluso la festa, ricordandoci che proprio perché la “ricchezza” viene da Dio è da considerarsi un regalo che ci fa, non dobbiamo quindi impossessarcene, ma donarla a nostra volta e per farlo abbiamo bisogno di avere le “mani libere”. Donando con generosità, mettendoci in gioco, creiamo quindi comunione nella nostra comunità, nelle nostre famiglie, nei nostri gruppi. È questo “il mondo che c’è”! Qui ed ora, un mondo bello da costruire insieme, con una comunità libera dal possesso e dall’egoismo, che dona e si dona. “L’isola che non c’è”, lo dice il nome stesso, non esiste, e a volte è solo una scusa per restare sempre bambini, persi nelle nostre fantasticherie, per non prenderci cura del nostro mondo e gli uni degli altri.
Dopo i ringraziamenti, la consegna di un ricordo speciale agli amici di Mister Sorriso e di Mondragone, la premiazione dei concorsi delle scuole dell’infanzia e primaria e la preghiera finale, la giornata si è conclusa con il lancio dei palloncini (ecologici!) con le preghiere che la gente aveva scritto e lasciato negli stand della festa.
Un grande grazie va in particolare alla Basilica di Santa Maria e al convento della Porziuncola per il sostegno e la disponibilità offerte, e a tutti gli altri, amici, benefattori a vario titolo e pellegrini che hanno partecipato a questa nona edizione della festa. Vi aspettiamo alla decima edizione dell’anno prossimo
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